I Gigli spogliati

Giunti alle settimane precedenti il 22 Giugno vengono finalmente costruiti i Gigli, accolti con spari sin dall’innalzamento delle borde. Il primo collaudo delle macchine da festa avviene nel weekend precedente la domenica di Festa. Ogni capo-paranza si preoccupa che il collaudo venga fatto alla perfezione poiché da esso dipende il buon andamento del trasporto delle macchine il giorno della festa.

Lo scheletro del Giglio, detto appunto Giglio Spogliato, viene trasportato a spalla in un punto da lui ritenuto idoneo e con un categorico “cuonce cuonc’ e… gghjettele”, l’ordine cioè di posare l’obelisco, fa sì che il peso sia scaricato equamente sui quattro angoli della base.

Ogni Giglio spogliato viene addobbato per l’occasione con bandiere dai colori nazionali; qualcuno porta anche lo stemma della Città di Nola ma tutti hanno nella nicchia del secondo pezzo la statua di San Paolino.

Dopo un meticoloso collaudo fatto con perizia dai capi-paranza e tra continui spari di batterie, musiche, canti, allegria e gioia di tutto un popolo, i Gigli spogliati vengono trasportanti, sempre “ballando”, dal luogo di costruzione fino a quello designato per i festeggiamenti.

È qui che saranno rivestiti attraverso l’antica arte della cartapesta e costituiranno la cornice di tutta la settimana seguente.

 






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